Tecnologie che alimentano la repressione dell'ICE nelle deportazioni
Analisi delle tecnologie avanzate impiegate da ICE per il controllo e la deportazione, tra cui riconoscimento facciale e banche dati
Panoramica sulla tecnologia impiegata da ICE
L'Immigration and Customs Enforcement (ICE) utilizza un complesso arsenale tecnologico per rafforzare le operazioni di deportazione di immigrati clandestini. Questo include sistemi avanzati di riconoscimento facciale, software di sorveglianza e banche dati per il monitoraggio e l'identificazione delle persone, spesso in modo controverso.
Riconoscimento facciale e software di sorveglianza
Il riconoscimento facciale è uno degli strumenti principali usati dall'ICE. Con un contratto significativo con un'azienda specializzata in questa tecnologia, l'agenzia può identificare soggetti attraverso un vasto database di immagini raccolte dal web. Questa tecnologia viene impiegata anche in casi di sfruttamento minorile e aggressioni contro forze dell'ordine.
Oltre ai software di riconoscimento, l'ICE ha firmato accordi per l'acquisto di spyware e software di hacking forense, provenienti da aziende israeliane, per monitorare dispositivi mobili sospetti e raccogliere informazioni sensibili.
Banche dati e analisi dei dati
L'agenzia si avvale di database come LexisNexis, che fornisce accesso a registri pubblici e dati commerciali. Questi strumenti consentono a ICE di effettuare oltre un milione di ricerche mensili per verificare background e attività sospette, spesso prima che un reato venga commesso.
Palantir, un gigante della data analytics, si è aggiudicato contratti per lo sviluppo di sistemi come il 'Investigative Case Management', che permette di filtrare le persone in base a criteri quali stato migratorio, caratteristiche fisiche e criminalità. La loro collaborazione si estende anche allo sviluppo di piattaforme per il monitoraggio delle autoctonie e delle sovrapposizioni di più database per la repressione migratoria.
Implicazioni etiche e controversie
Questi sistemi sono stati più volte criticati per il rischio di violazioni della privacy, uso improprio dei dati e per aver alimentato politiche di sorveglianza di massa. Il coinvolgimento di aziende come Palantir e Clearview AI si trova sotto esame da parte di gruppi di attivisti che chiedono un controllo più rigoroso sulla tecnologia utilizzata nelle operazioni di ICE.
Considerazioni finali
- Le tecnologie di sorveglianza avanzate sono impiegate per identificare e catturare migranti senza processi trasparenti.
- Il ruolo delle aziende private nel supportare queste operazioni solleva questioni etiche rilevanti.
- Il dibattito pubblico sulla privacy e sui diritti civili è centrale nella discussione sull'uso di tali tecnologie.